Come prende vita un ritratto a matite colorate
In genere faccio ritratti realistici, sia che si tratti di cani, gatti, che di una o più persone. Per questo mi servo di foto di riferimento, che in genere scelgo insieme a chi mi commissiona il lavoro. Mi piacciono quelle con bei contrasti e colori vivaci, ma in alcuni casi anche i toni delicati possono essere stimolanti. Questo determina la scelta della tecnica d’esecuzione, perché generalmente i pastelli morbidi si prestano a lavori più intensi e l’acquerello va bene per i toni morbidi. Le matite colorate invece sono più versatili, ma le preferisco per i lavori più piccoli e dettagliati. Se vi va di seguirmi vi mostrerò la nascita di alcuni miei lavori.
Da una foto al ritratto a matite colorate di Tombolino
Amo molto gli animali, soprattutto i gatti e seguo sui social molti gruppi di varie razze di cani e di gatti. I gatti British Shorthair sono la mia passione. Tondi e paffuti come orsetti ma con l’aria fiera.
I British sono stati uno dei primi gruppi che ho iniziato a seguire, e ho imparato a conoscere ogni singolo micio. Uno fra tutti, Tombolino, micio più unico che raro con una simpatia speciale, anche grazie alla sua proprietaria Desiree. I filmatini di Tombolino erano un vero spasso che seguivo con tanto piacere anche in momenti non proprio facili per me.
Purtroppo però questo micio è volato in cielo troppo presto e per me è stata una coccola quasi dovuta fare un ritratto per la sua mamy che riproducesse quella sua aria impunita da furbacchione (foto 1). Volevo che non si perdesse alcun dettaglio di quel musetto tanto espressivo, così ho deciso di lavorare a matite colorate. Con le matite puoi già partire definendo da subito ogni dettaglio (foto 2). Ci vuole pazienza perché è un lavoro meticoloso e foto realistico (foto 3). Delle tecniche che utilizzo sicuramente questa è quella che dà meno imprevisti, ma che ha un tempo più lungo di lavorazione per curare ogni particolare (foto 4). Come sempre all’ultimo si aggiungono i dettagli – come i baffi che sono fatti con la tempera bianca -. Il risultato (foto 5) corrisponde bene a quell’espressione da monello che volevo far risaltare.